04 Dic

Le aziende di produzione di conserve, che spesso vantano anni di regolare e storica attività, si trovano costantemente a fare i conti con tutte le conseguenze derivanti dall’attività periodica di lavaggio e cottura delle materie prime.

Il processo produttivo per la realizzazione di conserve implica una prima fase di lavaggio di frutta e verdura, per poi passare alla precottura o cottura totale (a seconda dell’esigenza) e concludere con l’invasettamento.

Questo processo, nella sua globalità, implica un ambiente soggetto a costante presenza di vapori, condensa ed umidità.

È innegabile che gli stabilimenti ne risentano di continuo e se mal isolati diventano un vero e proprio problema di cui dover tener conto per non minacciare la qualità del prodotto confezionato.

La minaccia principale: un capannone poco isolato

La mancanza di un adeguato isolamento dello stabilimento comporta, soprattutto in stagioni come l’inverno, che le differenze di temperature tra l’interno e l’esterno provochino danni alla superficie interna delle pareti.

Il freddo presente all’esterno va in contrasto con il caldo presente all’interno del capannone; inoltre i continui vapori agevolano la presenza di batteri che si “aggrappano” alle superfici dei soffitti. Questa situazione, che si manifesta di continuo, diventa il terreno di proliferazione delle muffe e dei batteri. 

Il risultato più dannoso prevede uno sfaldamento delle pareti e soffitti che, cadendo sul prodotto in lavorazione sui macchinari sottostanti, vanno ad inquinare le conserve in produzione.

Capannoni e ambienti mal isolati possono quindi provocare:

  • – sfaldamento della superficie con conseguenti danni strutturali sul lungo periodo
  • – inquinamento delle conserve prodotte a causa dell’aria invasa da muffe e batteri in continua proliferazione
  • – inquinamento delle conserve prodotte a causa della caduta di particelle dalle superfici dello stabilimento
  • – ritiro dal mercato dei prodotti già confezionati a causa di contaminazione chimica

Il danno finale ricadrà soprattutto su due aspetti: 
ECONOMICO: per tutte le spese accessorie che un ritiro di prodotto dal mercato comporta
PRESTIGIO: un’azienda segnalata per contaminazione chimica dei prodotti offerti farà fatica a riguadagnarsi la fiducia dei consumatori

La nostra soluzione: Stericlean

La nostra soluzione ottimale è Stericlean® : materiale protettivo appositamente formulato per il rivestimento ed il risanamento di tutti gli ambienti dove è importante mantenere il più alto standard igienico con particolare attenzione alle contaminazioni microbiche.

Le sue caratteristiche principali possono essere riassunte nei seguenti punti:

  1. Durevole nel tempo: consente di limitare gli interventi di manutenzione e i fermi di produzione
  2. Sicuro: in base all’esigenza è possibile utilizzare formulazioni inodore e assicurare una costante sicurezza del prodotto alimentare presente nel reparto
  3. Impermeabile e traspirante: impermeabile per resistere ai frequenti lavaggi e traspirante allo stesso tempo per evitare che si creino distaccamenti e rigonfiamenti sulle superfici
  4. Antibatterico e antimuffa: garantito per molti anni anche in presenza di vapori e condense grazie alla presenza di antibatterici permanenti
  5. Continuo: l’applicazione è continua tra le pareti ed il soffitto (volendo è perfino possibile realizzare un’unica capsula dal pavimento al soffitto) evitando la presenza di giunti (luogo ideale di annidamento dei batteri)
  6. Garanzia di igiene: Stericlean® è garantito negli anni e assicura elevati standard igienici in linea con le più severe normative in campo alimentare